Appalti pubblici, Antoci dopo il caso Palermo: "La digitalizzazione degli appalti non diventi una nuova zona grigia del malaffare”

SANITÀ E APPALTI DIGITALI, L’UE CHIAMATA A CHIARIRE DOPO IL CASO PALERMO.  Antoci: “La tecnologia negli appalti pubblici deve rafforzare la trasparenza, non renderla aggirabile.  La digitalizzazione degli appalti   deve diventare garanzia di integrità, non una nuova zona grigia dove il malaffare si reinventa.”   Bruxelles, 11/04/2025 – Un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Palermo ha svelato un inquietante meccanismo di manipolazione delle gare pubbliche gestite attraverso piattaforme digitali. In particolare, un funzionario dell’Arnas Civico, con la complicità di soggetti privati, avrebbe eluso i controlli del sistema telematico di gara, suggerendo modifiche tecniche a un’impresa per farle ottenere l’appalto, in violazione della normativa e dei principi di imparzialità e concorrenza. Di fronte a questo allarmante caso, l’europarlamentare Giuseppe Antoci ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere quali misure intenda adotta...

CROCETTA: "BIG BEN HA DETTO STOP", IN AULA ALL'ARS LA MOZIONE DI SFIDUCIA AL GOVERNATORE

Ars, lavori d'Aula rinviati a martedì 29 ottobre 2013. Cominciata la discussione sulla mozione di sfiducia presentata dal M5S contro il presidente Crocetta, che ha affermato: "Mi offro con umiltà al Parlamento". "È tempo per me di fare qualcosa che avrei dovuto fare molto tempo fa: mettere fine alla vostra permanenza in questo posto", ha detto il capogruppo del M5s, Giancarlo Cancelleri, citando il discorso fatto da Oliver Cromwell alla Parlamento inglese nel 1653
Palermo, 29/10/2013 - L'Assemblea regionale siciliana nelle due sedute pomeridiane di mercoledì 23 ottobre 2013, presiedute dal Presidente Giovanni Ardizzone, ha comunicato la decisione presa dalla Conferenza dei Capigruppo
di fissare la discussione della mozione di sfiducia al Presidente della Regione a martedì 29 ottobre 2013 alle ore 11. L'Aula quindi era stata rinviata ad oggi, martedì 29 ottobre 2013 alle ore 11, con all' ordine del giorno la discussione della mozione di sfiducia. "La mozione di sfiducia al governo Crocetta, due successi a 5 stelle per l’acqua, l’ok al microcredito, lo stop alle nomine all’IRSAP… e molto altro ancora", si legge nell'editoriale dell’addetto stampa del gruppo M5S all’ARS, Tony Gaudesi.


"Big Ben ha detto stop. Il tempo di Crocetta sull’orologio 5stelle è scaduto: lui e il suo governo “devono sbaraccare”. Troppe le chiacchiere, pochissimi i fatti in una Sicilia-polveriera che rischia di deflagrare da un momento all’altro perché il governatore potesse sperare di tenere ancora le chiavi del motore dell’isola senza pesanti contraccolpi."

"Dalla rete è arrivata una perentoria bocciatura, subito tradotta dai cittadini all’Ars in nove pagine di mozione di sfiducia che ripercorrono i principali fallimenti del presidente dei macro annunci e dei micro risultati. Il silenzio assordante del Palazzo su temi come il lavoro, le famiglie le imprese, interrotto solo dalla quotidiana manfrina col Pd e dalla strenua difesa delle poltrone, ha pesato come un macigno sulle decisioni dei Cinquestelle e, probabilmente, sulle considerazioni della maggioranza dei siciliani, che pensano di certo più a come rimediare il pasto che all’inutile rimpasto. Bene non ha fatto a Crocetta nemmeno la gestione della faccenda Muos,con marce e retromarce che di fatto hanno consegnato Niscemi in mano agli americani e i siciliani in grembo all’angoscia.

Con tutta probabilità i deputati non raccoglieranno l’invito del Movimento: disserteranno, argomenteranno, brandiranno il vessillo della responsabilità per incatenarsi agli scranni. Si appelleranno a bilancio e fondi europei per non sbaraccare anzitempo e, soprattutto, per non azzerare in un fiat entrate a troppi zeri nelle proprie tasche che nemmeno la spending review è finora riuscita a mettere a dieta.

Il segnale, però, rimane. Forte. E’ la presa di distanza da un governo che continua a balbettare quando è ora di gridare, che zompetta quando è ora di correre. Come la crisi, più della crisi, che da troppo tempo, ormai, è al galoppo. Ma, evidentemente, il rumore degli zoccoli dentro al Palazzo non arriva".

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