Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

VILLAROSA M5S, INQUINAMENTO MARINO: “BEN 9 COMUNI DEL MESSINESE NON DISPONGONO DI ALCUN PRESIDIO DEPURATIVO”

Risulta sconcertante la consultazione del documento ufficiale relativo al catasto degli scarichi della provincia di Messina, su 213 scarichi ufficiali, 77 (il 36%) non subiscono alcun trattamento, 69 un trattamento di 1° o 2° livello e solo 67 un trattamento di 3° livello
05/08/2015 - Ben 9 Comuni del Messinese non dispongono di alcun presidio depurativo a servizio della pubblica fognatura, 19 Comuni sono serviti solo in parte da sistemi depurativi (ed tra questi Barcellona, Merì, Milazzo, Montalbano, Patti Rodì e Santa Lucia), 4 Comuni hanno uno scarico bruto in mare (Milazzo è uno di questi) altri 4 Comuni non dispongono di condotta sottomarina (Oliveri) ed altri 14 Comuni con infrastrutture danneggiate, inattive o a funzionalità ridotta come Milazzo che riesce ad effettuare l’ossidazione biologica solo per metà del carico in ingresso.

Il 27 luglio siamo andati a visitare, a sorpresa, il depuratore di Barcellona Pozzo di Gotto, ed abbiamo trovato un impianto funzionante che affronta annualmente dei costi di gestione che fanno pensare ad un reale ed effettivo trattamento depurativo. Abbiamo già predisposto un accesso agli atti per farci un’idea sul corretto funzionamento del depuratore di Milazzo (ad esempio il consumo di energia elettrica e le fatture relative allo smaltimento dei fanghi di depurazione) e lo faremo anche per molti altri comuni della provincia di Messina. Per quanto riguarda invece i dati raccolti e diffusi da “Goletta Verde” con gli ultimi rilevamenti consultabili sul sito di Legambiente-GolettaVerde, sono stati 25 i puti di prelievo siciliani, di questi solo 8 campionamenti risultano “entro i limiti”.

In particolare nella provincia di Messina su 4 punti di prelievo, tutti sulla costa tirrenica, solo uno risulta “fortemente inquinato” quello di Barcellona Pozzo di Gotto, località Cantone, punto di prelievo “Foce Torrente Termini o Patrì”. Sull’inquinamento del mare Barcellonese, abbiamo preparato un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’ambiente. Dalle cronache giudiziarie degli ultimi anni si potrebbe ipotizzare che il particolare dato rilevato da Goletta Verde sulla zona Barcellona P.G./Terme Vigliatore potrebbe derivare da forme di inquinamento relative a possibili scarichi illegali diretti (a mare) o indiretti (nei vari torrenti Longano, Idria, Mela, Patrì).



Alessio Villarosa

Commenti