Questa è l’Europa che molti non vogliono. E se la Gran Bretagna si oppone al Dio Denaro, viene additata tra i popoli bastardi e condannata al vituperio eterno. Il Dio Denaro non perdona; ad ogni contrarietà reagisce rivoltandosi contro di noi cittadini ignari di borsa e investimento. Al risparmiatore di un tempo è stato sostituito l’investitore
27/06/2016 – Votare sembra essere diventato il peccato mortale che più d’ogni altro offende il Dio Denaro e ci rende peccatori ai suoi occhi e agli occhi dell’Europa, costantemente ad esso devota, che al suo simulacro ognora si inginocchia, infastidito (il Dio Denaro) all’idea che ancora possano contare i bisogni dei cittadini e il loro volere.
Così si allestiscono strategie destinare a diffondere la paura e il terrore nel tessuto sociale, disciogliendo nel latte materno e in quello delle quotidiane colazioni domestiche (e al bar) il germe del panico sociale. L’idea del disastro per l’economia di ogni singolo cittadino e delle loro famiglie viene veicolata con grande impiego di forze mediatiche; ogni tecnica viene adoperata per incutere panico e paura in chiunque abbia in animo e in mente di opporsi alle strategie delle banche, agli interessi dei governi pro Europa e pro banche, fino a percorrere modalità di qualunque genere per cercare di annullare il volere popolare, espresso attraverso il voto, e scongiurare che il voto stesso possa intercettare e sovvertire i progetti finanziari allestiti dalle banche e dal potere temporale.
Il Dio Denaro è severo, violento e non perdona; ad ogni contrarietà reagisce rivoltandosi contro di noi cittadini ignari di borsa e di percorsi di investimento. Al risparmiatore di un tempo è stato sostituito l’investitore. Non esiste più il piccolo risparmio né il piccolo risparmiatore e ognuno è (oggi, praticamente) costretto a diventare investitore, con l’acquisto di fondi azionari ed obbligazionari gestiti direttamente dalle banche, spesso senza mediazione e qualche volta in palese (dichiarato) conflitto di interessi.
Questa è l’Europa che molti non vogliono. E se la Gran Bretagna oggi si oppone al regime del Dio Denaro, ecco che viene additata tra i popoli infami, tra i popoli bastardi e condannata al vituperio eterno.
Brexit ha causato l’indignata e rabbiosa reazione delle banche con la rovinosa caduta delle borse, le dimissioni del premier britannico Cameron; con la paventata raccolta di firme per ripetere il referendum all’infinito, fino a quando il risultato non sarà favorevole all’Europa delle banche, appagando il Dio Denaro. Fino a quando il Dio che già negli scorsi decenni si è nutrito di sangue e stermini non sarà stato saziato, non sarà stato quietato con abbondanti libagioni a base di denaro e potere.
Così la Scozia sarà mobilitata per cercare di frenare e sovvertire lo sgomento dei mercati, della Borsa e dei Governi ‘buoni’, quelli che adorando il Dio Denaro lo venerano e ne rispettano i comandamenti.
Quelli che quotidianamente immolano all’altare del Dio Denaro figli e agnelli, risparmi e lavoro.
Leader europei con i piedi di argilla portano il mostro ad abbeverarsi, si inginocchiano al suo cospetto e chiedono perdono, mentre il Dio Denaro li addita con severissimo sguardo e li manda in giro per l’Europa a predicare la buona novella, la felicità e la vita eterna attraverso le banche e i loro derivati.
Sulla vittoria del sì al referendum, sull’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, Papa Francesco in visita in Armenia ha detto: “E’ stata la volontà del popolo e questo ci richiede a tutti noi una grande responsabilità per garantire il bene del popolo del Regno Unito e anche il bene e la convivenza di tutto il Continente europeo. L'Europa deve ritrovare la forza che ha avuto nelle sue radici. Anche una sana disunione può essere utile e far riflettere se dare più indipendenza e libertà ai Paesi membri, o pensare ad un'altra forma di unione, insomma, essere creativi per creare posti di lavoro, perché c'è una economia che blocca i giovani, il 40 per cento di loro è disoccupato. Insomma, non buttiamo il bambino con l'acqua sporca”.
Ma loro ci riproveranno, perché sono i potenti. E il potere è sprezzante e non accetta la sconfitta. Perciò ci riproveranno…
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