Crollo delle nascite: un ddl del M5S all'Ars per aiutare le donne a decidere quando diventare mamme

Contrasto al crollo delle nascite, ddl all'Ars del M5S per aiutare le donne a preservare la fertilità in età non più giovanissima e a decidere con serenità quando diventare mamme PALERMO, 31/10/2025.  Dare alle donne la libertà di scegliere con maggiore serenità quando diventare madri e contrastare il forte calo delle nascite che interessa la Sicilia e l’intero Paese: è questo il duplice obiettivo del ddl del M5S appena presentato all'Ars, a firma della deputata Cristina Ciminnisi, che ha lavorato al testo con Martina Ardizzone, quando questa era ancora deputata 5 Stelle a Sala d'Ercole. La norma mira a favorire l'accesso delle donne al cosiddetto social freezing, ovvero la possibilità di conservare i propri ovociti in giovane età per avere figli in un momento successivo della vita tramite tecniche di procreazione medicalmente assistita. Molte donne, infatti, per motivi di lavoro, studio o difficoltà economiche, si trovano a rimandare la maternità, riducendo così le pro...

IMPRENDITORE ANTIUSURA DENUNCIA: “MI STANNO VENDENDO ALL’ASTA L’UNICA CASA”

Palermo, 22 giugno 2016 – Prima dissanguato da una banda di usurai poi stritolato dalla banca che gli sta vendendo all’asta, per una cifra ridicola, l’unica casa dove vive con la sua famiglia, adesso cita in giudizio il Monte dei Paschi – Italfondiario, supportato dall’associazione antiracket e antiusura ‘S.O.S. Impresa’ il cui presidente è il senatore Costantino Garraffa. Protagonista di questa storia Ignazio La Barbera, imprenditore palermitano commerciante di gioielli, che ha coraggiosamente denunciato una banda di usurai e che oggi, alla luce dei risultati di una perizia, ha intrapreso una nuova battaglia decidendo di denunciare la banca che lo ha ridotto sul lastrico.

“Il mio calvario - dice - non è terminato . Dopo avere denunciato i miei usurai ed estortori, lo stato mi ha riconosciuto lo status di vittima ma oggi rischio di perdere l'unico bene che mi è rimasto, la casa dove vivo con la mia famiglia messa all'asta dalla banca Italfondiario per una somma irrisoria rispetto al valore dell'immobile .
La casa, valutata dalla stessa banca un miliardo e mezzo, fu ipotecata per un prestito di cinquecento milioni delle vecchie lire concesso dalla banca per pagare gli usurai, trecento milioni dei quali già restituiti. Nonostante la consistenza del mio patrimonio e la garanzia dell’ipoteca privilegiata, mutuo fondiario che impedisce ad altri eventuali creditori di rivalersi sull’immobile, la banca mi ha dichiarato fallito. E’ superfluo spiegare che tale ‘colpo di grazia’ ha determinato la chiusura della mia attività e la conseguente impossibilità di saldare il mio debito.

Ciò nonostante, nel corso degli anni ho fatto numerosi versamenti alla banca per un totale di circa centoquarantamila euro, ma il meccanismo perverso della banca ha fatto sì che il mio debito originario aumentasse sino a diventare sproporzionatamente irraggiungibile.
Ebbene da un'analisi fatta oggi da un perito di parte, consulente del tribunale, in base agli estratti conto della banca risultano applicati interessi usurai per diverse centinaia di migliaia di euro, interessi che non mi hanno consentito di poter saldare il debito”.

Secondo il perito di parte, dai conteggi fatti, il La Barbera è creditore nei confronti della banca di circa duecentosessantamila euro e per questi motivi lo stesso ha deciso di denunciare la banca per usura e anatocismo.

“Voglio trascinarli in giudizio penale e civile – conclude. Con la mia famiglia e gli avvocati Fausto Amato e Marcella Alberghina abbiamo deciso di chiedere un risarcimento per tutte le sofferenze che questa banca ci ha procurato”.


Commenti