Codice della Strada: una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi

CODICE STRADA. ANNALISA CORRADO (SEGRETERIA NAZIONALE PD E MEP S&D): “ENNESIMO DISASTRO DEL GOVERNO, NORMA REPRESSIVA E IDEOLOGICA FATTA SULLA PELLE DELLE PERSONE”  Roma, 20 novembre 2024 - "L’approvazione del Codice della Strada non è che l’ennesimo disastro del Governo, che peggiora invece di migliorare la vita dei cittadini. Si tratta di una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi che vogliono adottare pratiche innovative e che non fa assolutamente nulla per prevenire gli incidenti stradali, che ancora oggi registrano numeri terrificanti – oltre 3.000 morti e 200.000 feriti ogni anno”, dichiara Annalisa Corrado, Responsabile Conversione Ecologica nella Segreteria Nazionale del PD e MEP S&D, Commissione ENVI. La riforma, a lungo sbandierata dal Governo Meloni, ha ricevuto oggi l’approvazione in Senato. Tutte le principali associazioni italiane dei familiari delle vittime sulla strada, insieme con le associazioni ambientaliste e per la mobi

OSPEDALI MILAZZO-BARCELLONA P.G., UIL-FPL: “EQUAZIONE POLITICA COMPLETAMENTE FALLIMENTARE”

La Uil-Fpl con una nota indirizzata al commissario straordinario dell’Asp, Gaetano Sirna, e all’assessore regionale alla Salute pubblica, Baldo Gucciardi, torna ad occuparsi degli ospedali Riuniti Milazzo-Barcellona Pozzo di Gotto. La nota a firma di Pippo Calapai, segretario generale della Uil-Fpl, Mario Macrì, responsabile Area medica, Paolo Calabrò, segretario aziendale Area medica e Pippo Puliafito, segretario aziendale, pone l’accento sulla fallimento politico dell’accorpamento.

Messina, 28 ottobre 2017 - “La scrivente organizzazione sindacale in più occasioni ha evidenziato a tutti gli organi competenti politici e gestionali che l’impoverimento sanitario delle Unità operative del Presidio Ospedaliero di Barcellona P.G. avrebbe causato non poche disfunzioni e disservizi che avrebbero danneggiato e non poco l’utenza di Barcellona P.G. e del suo hinterland. La situazione organizzativa del predetto Presidio Ospedaliero sarà fortemente critica anche a causa delle recenti disposizioni di servizio dell’ASP di Messina che stanno disponendo il trasferimento di due Medici e due infermieri dal Pronto Soccorso di Barcellona a quello di Milazzo.

La scrivente organizzazione sindacale, chiede al DASOE (Dipartimento per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico) una urgente verifica degli attuali requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi dei Pronto Soccorso Generale degli ospedali di Barcellona P.G. e di Milazzo, stante che in quello di Milazzo, risulta il tempo di attesa dopo il Triage è di oltre 5 ore, così come dichiarato dallo stesso Sindaco di Barcellona P.G. in occasione della Conferenza dei Servizi tenutasi recentemente a Messina e invece al P.O. di Barcellona PG alcuni servizi, indispensabili per il corretto funzionamento del PSG, così come previsto dal Decreto Balduzzi, sono stati fortemente ridimensionati o soppressi, con grave pericolo per l’utenza afferente e per gli operatori sanitari costretti a lavorare con rischio professionale molto elevato e notevole stress psico-fisico.

La Uil-Fpl denuncia ancora il gravissimo depauperamento dell’offerta specialistica cardiologica del Distretto Sanitario di Barcellona con la decisione presa dall’attuale Commissario circa la chiusura dell’importantissimo ambulatorio di Ecocardiografia Cardiologica rivolto anche agli utenti inseriti nel percorso AGI, in conseguenza del trasferimento dell’unico sanitario specialista in grado di erogare tale preziosissima diagnostica.

“Non vorremmo minimamente immaginare, così come peraltro accaduto in altri ambiti territoriali, che tali decisioni vogliano avvantaggiare strutture sanitarie private, il tutto con ulteriore aggravio di costi per una utenza particolarmente ‘fragile’. La Uil-Fpl auspica che il nuovo governo regionale, nello step di verifica previsto per il 31 dicembre 2017 possa restituire all’Ospedale di Barcellona la piena funzionalità delle Unità Operative di emergenza del Presidio ospedaliero fortemente depauperate da una classe dirigente e politica completamente insufficiente”.

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