Appalti pubblici, Antoci dopo il caso Palermo: "La digitalizzazione degli appalti non diventi una nuova zona grigia del malaffare”

SANITÀ E APPALTI DIGITALI, L’UE CHIAMATA A CHIARIRE DOPO IL CASO PALERMO.  Antoci: “La tecnologia negli appalti pubblici deve rafforzare la trasparenza, non renderla aggirabile.  La digitalizzazione degli appalti   deve diventare garanzia di integrità, non una nuova zona grigia dove il malaffare si reinventa.”   Bruxelles, 11/04/2025 – Un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Palermo ha svelato un inquietante meccanismo di manipolazione delle gare pubbliche gestite attraverso piattaforme digitali. In particolare, un funzionario dell’Arnas Civico, con la complicità di soggetti privati, avrebbe eluso i controlli del sistema telematico di gara, suggerendo modifiche tecniche a un’impresa per farle ottenere l’appalto, in violazione della normativa e dei principi di imparzialità e concorrenza. Di fronte a questo allarmante caso, l’europarlamentare Giuseppe Antoci ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere quali misure intenda adotta...

Automobili: I cinesi investono in Emilia, cosa fa Musumeci per Termini Imerese?

Automobili: Base Riformista Sicilia (PD): cinesi investono in Emilia, cosa fa Musumeci per Termini Imerese?

Termini Imerese, 15 maggio 2020 – “Mentre la Regione Emilia Romagna annuncia 1 miliardo di euro di investimenti nel settore dell’automotive da parte delle aziende cinesi Faw w Silk Ev, ci chiediamo cosa fa il governo Musumeci per il rilancio dello stabilimento Fiat di Termini Imerese”. Lo dicono Giuseppe Volante del coordinamento regionale di base riformista e il portavoce regionale Marco Guerriero.
“Cosa è stato fatto in questi anni – aggiungono – per Termini Imerese sul fronte delle relazioni istituzionali e dell’attrazione di investimenti stranieri. Eppure l’area industriale di Termini Imerese ha enormi potenzialità. Si tratta di uno stabilimento con una grande capacità produttiva collocato al centro del Mediterraneo”.
“La Sicilia e l’Italia – conclude Volante – non possono perdere una realtà così importante, che fino a pochi anni fa ha dato lavoro a migliaia di famiglie”.

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