Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

Coronavirus: eliminare i Test d’Ingresso Universitari di Settembre

Coronavirus, l’Udc Italia propone l’eliminazione dei Test d’Ingresso Universitari di Settembre

17/08/2020 - Il Coordinatore Regionale dell’Udc Italia in Sicilia, l’On. Decio Terrana, ha trasmesso un comunicato in cui chiede di sospendere ed eliminare i prossimi Test Universitari di Settembre. Ritenendo gli assembramenti inevitabili nelle giornate dei Test, bisogna evitare che i Test d’Ingresso diventino un focolaio per una nuova incontrollata diffusione di Covid-19 sul territorio, come già richiesto nella nota inviata al Ministro dell’Università e della Ricerca Prof. Gaetano Manfredi.

“Riteniamo che sia una follia inondare le nostre Università di studenti, e parenti degli stessi, per sostenere i test d’ingresso universitari – trasmette il Coordinatore Politico dell’Udc in Sicilia – Siamo vicini ad un nuovo Lockdown; non è possibile che ci si prenda un rischio così grosso quando possono essere utilizzati metodi alternativi che abbiamo già presentato in tempi non sospetti al Ministro Manfredi. Abolire i test d’ingresso diventa doveroso; può essere inserito invece un filtro di selezione al termine del primo anno, individuando un numero minimo di CFU obbligatori da conseguire per potere accedere al secondo anno accademico”.

La nota dell’Udc Italia è stata anche sostenuta dalla Docente di Ingegneria dell’Università degli Studi di Palermo, la Professoressa Patrizia Livreri.

“Abbiamo già visto come i test d’ingresso siano stati un catalizzatore di studenti, parenti e amici all’interno delle Università – trasmette la Professoressa di Ingegneria Elettronica – Durante i test di Biologia a Palermo non è stato possibile garantire il distanziamento sociale, con la sede d’esame inondata da un flusso incontrollato di persone. Inoltre, recenti studi dimostrano come i trasporti pubblici siano un importante veicolo di diffusione del Virus, e molti studenti che raggiungerebbero in pullman o in treno la sede di esame sarebbero a rischio. L’indice di contagio in Sicilia è realmente alto e non riteniamo ci siano le condizioni per poter svolgere in sicurezza i test d’ingresso Universitari”.

L’ abolizione del “numero chiuso” è una delle principali battaglie portate avanti dall’Udc Italia.

“L’Università deve essere Libera ed accessibile per tutti gli Studenti, senza alcuna discriminazione – sostiene l’On. Terrana – stiamo lottando affinchè si arrivi alla totale abolizione del Numero Chiuso nelle Università Italiane. Mettere a rischio la salute di migliaia di studenti è una follia, quando invece si potrebbe “sfruttare” la situazione contingente per presentare una nuova soluzione, come quella da noi trasmessa al Ministro Manfredi, che permetterebbe agli Studenti una scelta più democratica del proprio percorso di studi, non più soggetto a vincoli economici per la preparazione ai test, a situazioni contingenti o addirittura a semplice fortuna, come continua ad accadere negli ultimi anni. Gli Studenti devono poter dimostrare il proprio potenziale; se poi non riescono ad essere competitivi, lo stesso percorso Universitario farà da filtro naturale”.

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