Disabilità, l’INPS diviene titolare unico del processo di accertamento

Riforma della disabilità: l’Istituto avvia la seconda fase della sperimentazione dal 30  settembre. Estensione delle nuove modalità di accertamento della disabilità in ulteriori  province, nonché nella Regione autonoma Valle d’Aosta e nella Provincia autonoma di Trento  Roma, 12 settembre 2025 - L’INPS annuncia che, a partire dal 30 settembre 2025, è prevista la seconda fase della sperimentazione della Riforma della Disabilità, prevista dal decreto legislativo n.62/2024, con l’attivazione del nuovo sistema di accertamento della condizione disabilità in ulteriori territori. Dopo il positivo avvio, il 1° gennaio 2025, della prima fase sperimentale, la nuova fase interesserà altre undici province: Alessandria, Genova, Isernia, Lecce, Macerata, Matera, Palermo, Teramo e Vicenza, nonché la Regione autonoma Valle d’Aosta e la Provincia autonoma di Trento. Una delle principali novità introdotte riguarda la nuova modalità di avvio del procedimento di accertamento della disabilità...

'Piccoli invasi aziendali': contributi a fondo perduto e finanziamenti in Sicilia

Contributi a fondo perduto fino a un massimo del 70 per cento e finanziamenti a condizioni agevolate per la realizzazione di nuovi piccoli invasi aziendali o per il miglioramento di quelli già esistenti nelle campagne siciliane. 

Palermo, 22 gennaio 2021 - La misura che consentirà ad agricoltori e allevatori di dotarsi di invasi con il sostegno finanziario della Regione Siciliana è stata presentata questa mattina a Palazzo Orleans dal presidente Nello Musumeci, dall'assessore all'Agricoltura Toni Scilla, dal presidente dell'Irfis, Giacomo Gargano, dal dirigente generale del dipartimento dell'Agricoltura Dario Cartabellotta e dal direttore della Struttura contro il dissesto idrogeologico, Maurizio Croce. 
L'Avviso della Regione che assegna i contributi a fondo perduto è finanziato con 20 milioni di euro del Fondo sviluppo e coesione. I mutui agevolati saranno erogati dall'Irfis, attraverso le risorse del Fondo Sicilia.

«Rendiamo finalmente operativa - afferma il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci - un'azione contenuta nel "Piano regionale per la lotta alla siccità. Questa misura mette a disposizione degli agricoltori un prezioso strumento, consentendo alle nostre imprese agricole e zootecniche, soprattutto nelle aree in cui scarseggiano le risorse idriche, di disporre di piccoli invasi diffusi. Opere che, nel rispetto dell'ambiente, saranno importanti anche per contrastare il dissesto idrogeologico del territorio».

«Quello presentato oggi - spiega l'assessore Scilla - è un provvedimento necessario con cui contribuiamo a risolvere un problema importante della nostra agricoltura. Si tratta di una scelta strategica del governo Musumeci che guarda agli interessi pratici di un mondo, a volte trascurato, che rappresenta un polmone economico vitale per la Sicilia».

L'Avviso prevede una procedura semplificata. I beneficiari sono persone fisiche e aziende. Possono essere finanziati piccoli invasi della capienza massima di centomila metri cubi. L'investimento non dovrà essere superiore a 300 mila euro e il contributo a fondo perduto sarà pari al 50 per cento dei costi ammissibili, ma potrà arrivare sino al 70 per cento nel caso in cui a presentare il progetto siano giovani agricoltori o agricoltori già insediati da cinque anni o si tratti di investimenti collettivi. I criteri di selezione terranno conto anche dell'adesione a regimi di produzione di qualità, come Biologico, Dop, Igp, Docg, Doc e altri ancora specificati dall'avviso.

A integrare i contributi a fondo perduto interverrà l'Irfis, la banca della Regione, attraverso il Fondo Sicilia, così come deliberato dal governo Musumeci lo scorso novembre. L'Istituto concederà finanziamenti a tasso agevolato, della durata massima di 12 anni, di cui 2 di preammortamento, anche a chi non dispone di tutta la liquidità necessaria a completare l'investimento e non è in condizione di ottenere crediti dalle banche. L'importo massimo del finanziamento è pari al 50 per cento dell'investimento ammesso o al 30 per cento, nel caso in cui i contributi a fondo perduto raggiungano la quota del 70 per cento dell'investimento.

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