Gioiosa Marea: «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», una rete di collaborazione tra le Associazioni Pro Loco

I l 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di  Scienze del turismo, della cultura e d'impresa  presso l'Università di Messina. Coinvolti, oltre alle Associazioni Pro Loco territoriali, i protagonisti della filiera turistica. Gioiosa Marea, 10 luglio 2025 -  Lo scorso 8 luglio 2025, presso il Circolo Roma di Gioiosa Marea si è svolto il 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea con l'intento di creare una rete di collaborazione e sinergia tra le Associazioni Pro Loco aps di prossimità. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di Scienze del turismo, della cultura e d'impresa presso l'Università di Messina e riconosciuto esperto di turismo, che ha illustrato...

Scorie radioattive in Sicilia: abbiamo già dato

Abbiamo già dato! BCSicilia contraria allo stoccaggio di scorie radioattive nell’Isola BCsicilia esprime totale contrarietà alla scelta di inserire la Sicilia nell’elenco delle possibili zone in cui l’Italia dovrà costruire il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi. 

Palermo, 6 genn 2021 - La mappa dei potenziali siti, la CNAPI (carta nazionale aree potenzialmente idonee), circoscritti per lo stoccaggio perpetuo delle scorie nucleari, eredità dell’ormai lontana storia dell’atomo in Italia ma anche della recente attività universitaria e ospedaliera, individua sette regioni che, hanno zone compatibili con le necessità di un tale sito. Tra esse la Sicilia che non si salva da questa grande e perenne servitù, nonostante i cosiddetti criteri di selezione, stilati dall’ISIN, parlino di luoghi poco abitati, con modesta sismicità, senza vulcani né rischi di frane e alluvioni: proprio i contorni della Trinacria. Un’ipotesi che appare semplicemente irricevibile. 

Ci opporremo in tutti i modi a questa scelta scellerata, che ha visto la totale esclusione delle comunità coinvolte e l’individuazione, a priori, di sette regioni idonee: non si comprende in base a quali criteri. I territori individuati in Sicilia sono di straordinario valore paesaggistico e culturale e da anni cercano faticosamente di costruire percorsi di promozione turistica e che sarebbero mortificate e umiliate da una scelta simile: sarebbe la fine per aree che tentano di risollevarsi da una storica arretratezza e abbandono. Vogliamo ricordare che, terremoti e dissesto idrogeologico a parte, la Sicilia, martoriata sotto il profilo ambientale, ha già pagato un tributo altissimo in termini di inquinamento e avvelenamento del territorio, ma anche di servitù militari, come il famigerato MUOS con le sue onde elettromagnetiche prodotte dal sistema satellitare ad alta frequenza sicuramente non esente da rischi. Come si suol dire: abbiamo già dato!

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