Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

Giornata mondiale senza sacchetti di plastica: Chi l’ha detto che le nuove generazioni sono poco attente?

Sostenibilità, un valore su cui puntare per 7 giovani su 10. Sempre più informati e sensibili verso problematiche come quelle legate ai cambiamenti climatici, i ragazzi nati tra il 1995 e il 2010 si rivelano attenti nel non sprecare cibo e risorse e orientati verso scelte e abitudini sempre più eco-friendly.


10/09/2021 - Chi l’ha detto che le nuove generazioni sono poco attente alle tematiche ambientali e sociali? Gli adolescenti italiani si dimostrano infatti sempre più sensibili ai temi che riguardano la sostenibilità, intesa maggiormente come rispetto e difesa ambientale (41%), ma anche presa in considerazione dal punto di vista sociale (23%) e alimentare (33%). Rendere la società in cui viviamo più “sostenibile” è considerato un obiettivo importante dalla maggioranza della Generazione Z (69%). “Rispetto” (45%), “futuro” (41%) e “vita” (35%) sono i concetti chiave a cui viene associata la sostenibilità. E alla domanda “Cosa fare per sviluppare una maggiore coscienza sempre più green e sostenibile?”, le nuove generazioni rispondono che occorre maggiore informazione nelle scuole (53%) e un maggiore focus su questi temi da parte dei media (46%), sia quelli tradizionali che i nuovi, capaci di parlare alle nuove generazioni con un linguaggio più immediato.

È quanto emerge da uno studio di In a Bottle (www.inabottle.it) condotto su circa 1.100 ragazzi tra i 18 ed i 26 anni con metodologia WOA (Web Opinion Analysis) attraverso un monitoraggio online sui principali social network, forum e community per tracciare le attitudini dei giovani italiani in merito alla sostenibilità, indagando se e in che forma questo tema rappresenti per loro una priorità.

Quanto è importante la sostenibilità per i giovani? Secondo la maggioranza (69%) la sostenibilità rappresenta una priorità a livello globale, mentre per altri (24%) non è ritenuta così fondamentale rispetto ad altre problematiche sociali o, addirittura, è ritenuta solo una moda del momento (5%). Quali sono gli ambiti considerati di primaria importanza, in cui le pratiche sostenibili svolgono un ruolo cruciale? Alla luce anche di ciò che ha un impatto a livello mondiale (scioglimento dei ghiacciai, inquinamento…), la maggioranza dei giovani ritiene che le problematiche di tipo ambientale (41%) richiedano un’attenzione globale maggiore. Altra area di estrema importanza è la sostenibilità in campo alimentare (32%) e la conseguente lotta agli sprechi da parte dei consumatori; segue poi la sostenibilità sociale (17%) nell’ambito della quale, la principale preoccupazione per i giovani consiste nella squilibrata distribuzione di risorse e servizi su scala globale, con molte zone del mondo in cui non è garantito neanche l’accesso a beni di primaria necessità. In secondo piano, invece per la Generazione Z è la sostenibilità economica (9%).

Cosa viene in mente ai giovani della Generazione Z quando si parla di sostenibilità? Il primo valore che viene associato è “rispetto” (45%), in quanto il mettere in pratica principi sostenibili significa rispettare l’ambiente, le risorse che la natura ci mette a disposizione e al tempo stesso rispettare gli altri che, grazie al nostro senso civico, possono vivere in armonia con l’ambiente. Consapevoli dell’importanza di lasciare in eredità alle generazioni future un Pianeta sano e pulito, altri concetti chiave strettamente legati al tema della sostenibilità, secondo i giovani, sono “futuro” (41%) e “vita” (35%).

Dall’indagine emerge quindi una spiccata sensibilità da parte della Generazione Z in ambito sostenibilità. Ma come si concretizza tale approccio nella vita di tutti i giorni? Le pratiche più comuni riguardano: la mobilità (58%) con sempre più ragazzi che preferiscono muoversi in città usando mezzi a basso impatto ambientale come biciclette e monopattini; il riciclo (51%) seguendo la filosofia delle tre “R” (Riduci, Riusa, Ricicla) che consente di diminuire gli sprechi energetici; l’utilizzo intelligente delle risorse in casa (47%) attraverso la riduzione dell’utilizzo di elettrodomestici e acqua corrente quando non necessario; la filiera agroalimentare (39%), optando sempre più per cibi made in Italy e piatti tipici delle tradizioni locali; in quest’ottica, sempre più giovani affermano di voler sostenere il mondo della ristorazione, ritornando a frequentare trattorie ed locali storici messi a dura prova negli ultimi mesi ma considerati tra i patrimoni da tutelare del nostro Paese, capaci di educare a corretti stili alimentari e di promuovere le eccellenze territoriali.

Quanta attenzione, oggi, viene data ai principi legati alla sostenibilità? Secondo la maggioranza degli intervistati (71%) in Italia vi è ancora poca attenzione su questi temi. A cosa è dovuto? Secondo la Generazione Z questa poca attenzione è la conseguenza del poco spazio che questi temi trovano nel dibattito pubblico (45%) in particolare all’interno dei palinsesti tv e sui giornali, ed è dovuta alla mancanza di politiche sostenibili (28%) volte a favorire ed incentivare pratiche che siano strettamente legate alla salvaguardia degli ecosistemi ambientali e delle risorse naturali.

Cosa occorre fare, quindi, per aumentare la sensibilità verso i temi di sostenibilità? In primis, secondo i giovani occorre educare e abituare fin da piccoli alle buone pratiche cominciando già nelle scuole (53%), educando così gli adulti di domani a un diverso approccio alle risorse che li porti a maturare una “coscienza sostenibile” come loro naturale patrimonio culturale. Secondo altri (46%), una maggiore sensibilità non può poi non passare da campagne di sensibilizzazione e di comunicazione che possano, anche attraverso l’utilizzo dei social media, amplificare il messaggio riguardante l’importanza della sostenibilità dal punto di vista ambientale, alimentare, sociale ed economico. Infine, i giovani auspicano che arrivino da parte delle istituzioni sempre più interventi e politiche (31%) che mirino a far aumentare le pratiche sostenibili da parte di cittadini ed a sviluppare una coscienza sempre più green e rispettosa della natura, così da mettere in atto la trasformazione verso un futuro migliore.

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