Indagine Istat sulla povertà in Italia. Sempre molto difficile la condizione dell’infanzia Nel 2021, la povertà assoluta in Italia colpisce 1 milione 382mila bambini. L’incidenza varia dall’11,4% del Centro al 16,1% del Mezzogiorno. Nel confronto con il 2020 le condizioni dei minori osservano un peggioramento per i bambini dai 4 ai 6 anni (15,4% dal 12,8%), in particolare nel Centro.
15/06/2022 - Sempre molto difficile la condizione dell’infanzia
Nel 2021, la povertà assoluta in Italia colpisce 1 milione 382mila bambini (14,2%, rispetto al 9,4%
degli individui a livello nazionale). L’incidenza varia dall’11,4% del Centro al 16,1% del Mezzogiorno.
Nel confronto con il 2020 le condizioni dei minori sono stabili a livello nazionale, ad eccezione del
peggioramento osservato per i bambini dai 4 ai 6 anni (15,4% dal 12,8%), in particolare nel Centro,
dove, nella stessa classe di età, l’incidenza passa al 13,2% dall’8,3% (in generale per i minori del
Centro peggiora l’incidenza passando all’11,4% dal 9,5%). Seppur sostanzialmente stabili gli altri
valori restano distanti da quelli registrati nel 2019.
Le famiglie in povertà assoluta in cui sono presenti minori sono quasi 762mila, con un’incidenza del
12,1% (stabile rispetto al 2020). Se in questo sottoinsieme si studiano le tipologie familiari, si nota
come le famiglie di altra tipologia con minori, ossia quelle famiglie dove frequentemente convivono più
nuclei familiari, presentano i valori più elevati dell’incidenza (26,6%, contro 16,3% delle famiglie di
altra tipologia nel loro complesso).
Inoltre, l’incidenza di povertà assoluta aumenta al crescere del numero di figli minori presenti in
famiglia (6,0% per le coppie con un figlio minore, 11,1% per quelle con due figli minori e 20,4% per le
coppie con tre o più figli minori) ed è elevata tra le famiglie monogenitore con minori (11,5%). Tutte le
tipologie di questo sottoinsieme presentano valori stabili rispetto al 2020. L’intensità della povertà,
pari a 18,8%, è in linea con il dato generale per tutte le famiglie povere (18,7%), ma presenta nel
2021 valori in lieve diminuzione.
L’incidenza della povertà tra le famiglie con minori varia molto a seconda della condizione lavorativa e
della posizione nella professione della persona di riferimento: 9,5% se occupata (16,1% nel caso di
operaio) e 23,3% se non occupata (27,2% se è in cerca di occupazione).
La cittadinanza gioca un ruolo importante nel determinare la condizione socio-economica della
famiglia. Si attesta a 8,3% l’incidenza di povertà assoluta delle famiglie con minori composte
solamente da italiani, mentre cresce al 36,2% (dal 28,6% del 2020) per le famiglie con minori
composte unicamente da stranieri e arriva al 30,7% nel caso in cui nella famiglia in cui sono presenti
minori ci sia almeno uno straniero, ben due volte e mezzo rispetto al valore medio delle famiglie con
minori.
L’incidenza di povertà assoluta per le famiglie con minori è più elevata nelle aree metropolitane, sia
nei comuni centro di area metropolitana sia nei comuni periferia dell’area metropolitana e nei comuni
oltre i 50mila abitanti dove si attesta al 13,2%; infine nei comuni più piccoli fino a 50mila abitanti è pari
all’11,1%.
L’analisi del titolo di godimento dell’abitazione mostra come l’incidenza di povertà assoluta delle
famiglie dove sono presenti minori sia pari al 28,2% se la famiglia è in affitto, contro il 6,4% di quelle
che posseggono una abitazione di proprietà e il 13,1% delle famiglie in usufrutto o in uso gratuito.
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