Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

Carceri, Antigone Sicilia: basta morti in carcere, le istituzioni intervengano

Carceri: Sit-in Antigone Sicilia, basta morti in carcere, istituzioni intervengano. “È inaccettabile – spiega Pino Apprendi dell’Osservatorio – assistere al continuo stillicidio di detenuti che decidono di togliersi la vita o che muoiono in circostanze poco chiare". 


Palermo, 5 ottobre 2022 – Basta morti in carcere, le istituzioni intervengano per fermare questo fenomeno drammatico che dal 2000 ad oggi conta a livello nazionale 1240 morti per suicidio e 3500 morti per altre cause. È questo il grido che arriva dal sit-in organizzato da Antigone Sicilia tenutosi ieri, martedì 4 ottobre, davanti il Tribunale di Palermo.

“È inaccettabile – spiega Pino Apprendi dell’Osservatorio – assistere al continuo stillicidio di detenuti che decidono di togliersi la vita o che muoiono in circostanze poco chiare. Si tratta nella stragrande maggioranza dei casi di giovani tra i 20 e i 40, detenuti per reati lievi e in condizioni di fragilità psicofisica. Quest’ultimi, in particolare, si trovano spesso in carcere solo temporaneamente, perché in attesa che il giudice valuti la loro condizione di salute. In questo lasso di tempo, tuttavia, alcuni di loro non reggono all’inferno della prigione e decidono di togliersi la vita”.

Al sit-in hanno partecipato la madre di Samuele Bua e il padre di Roberto Pasquale Vitale, i cui figli sono morti suicidi nel carcere Pagliarelli di Palermo, e la madre di Francesco Paolo Chiofalo, l’uomo detenuto sempre nel penitenziario palermitano e deceduto per cause da accertare.

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