Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

Giornata mondiale contro l'AIDS : in Italia incidenza più elevata nella fascia di età 30-39 anni

I dati sulle nuove diagnosi di infezione da Hiv e dei casi di Aids in Italia al 31 dicembre 2021 sono pubblicati sul Notiziario Istisan volume 35, n. 11 - novembre 2022, redatto dal Centro Operativo Aids (COA) dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), con il contributo di alcuni componenti del Comitato Tecnico Sanitario del Ministero della Salute e i referenti della Direzione Generale della Prevenzione sanitaria del Ministero della salute.

Nel 2020 e nel 2021 la sorveglianza delle nuove diagnosi di infezione da HIV e il Registro Nazionale AIDS hanno risentito dell’epidemia da COVID-19 che potrebbe aver comportato una sottodiagnosi o una sottonotifica dei casi. Nel 2021 sono state 1.770 le nuove diagnosi di infezione da HIV pari a un’incidenza di 3 nuove diagnosi ogni 100.000 residenti. Dal 2012 si è osservata una diminuzione delle nuove diagnosi HIV, che appare più evidente dal 2018, con un declino ulteriore negli ultimi due anni.
L’Italia, in termini di incidenza delle nuove diagnosi HIV, nel 2021 si colloca al di sotto della media stimata nei Paesi dell’Unione Europea (4,3 casi per 100.000 residenti). La riduzione del numero di nuove diagnosi HIV interessa tutte le modalità di trasmissione.

L’incidenza più elevata di nuove diagnosi HIV si riscontra nella fascia di età 30-39 anni (7,3 nuovi casi ogni 100.000 residenti), a seguire nella fascia 25-29 anni (6,6 nuovi casi ogni 100.000 residenti). In queste fasce di età l’incidenza nei maschi è 3-4 volte superiore a quelle nelle femmine. In generale, i maschi rappresentano il 79,5% dei nuovi casi. L’età mediana: 42 anni per gli uomini e 41 per le donne.
Il numero più elevato di diagnosi è attribuibile alla trasmissione sessuale e nell’ordine a maschi che fanno sesso con maschi (MSM), maschi eterosessuali e femmine eterosessuali.
Dal 2016 si osserva una diminuzione del numero di nuove diagnosi HIV in stranieri, sia maschi che femmine.
Più di un terzo delle persone con nuova diagnosi HIV ha scoperto di essere HIV positivo a causa della presenza di sintomi o patologie correlate all’HIV.
Casi di AidsSono stati 382 i nuovi casi di Aids diagnosticati entro maggio 2022, pari a un’incidenza di 0,6 per 100.000 residenti.
Dal 1982, anno della prima diagnosi di Aids in Italia, al 31 dicembre 2021 sono stati notificati al CoA 72.034 casi di Aids. Di questi, 55.537 (77,1%) sono maschi, 814 (1,1%) in età pediatrica (<13 anni) o con infezione trasmessa da madre a figlio e 8.229 (11,4%) stranieri o di nazionalità ignota.
L’età mediana alla diagnosi di Aids, calcolata solo tra gli adulti (≥13 anni), è di 36 anni (min: 13; max: 88 anni) per i maschi e di 33 anni (min: 13; max: 89 anni) per le femmine.
Il numero di decessi in persone con Aids è rimasta stabile ed è stata pari a poco più di 500 casi per anno.

Sorveglianza delle infezioni da HIV

La sorveglianza delle nuove diagnosi di infezione da HIV riporta i dati relativi alle persone che risultano positive al test HIV per la prima volta. I dati riferiti da questo sistema di sorveglianza indicano che nel 2020, sono state segnalate 1303 nuove diagnosi di infezione da HIV, pari ad un’incidenza di 2,2 nuovi casi per 100.000 residenti. L’incidenza di nuove diagnosi di HIV è in continua diminuzione dal 2012. Nel 2020, le incidenze più alte sono state registrate in Valle d’Aosta, Liguria, Provincia Autonoma di Trento e Lazio.

Nel 79,9% dei casi le persone che hanno scoperto di essere HIV positive nel 2020 sono maschi. L’età mediana è di 40 anni per entrambi i sessi e l’incidenza più alta si riscontra nelle fasce d’età 25-29 anni (5,5 nuovi casi ogni 100.000 residenti) e 30-39 anni (5,2 nuovi casi ogni 100.000 residenti).

Nel 2020 la maggioranza delle nuove diagnosi di infezione da HIV è attribuibile a rapporti sessuali non protetti da preservativo, che costituiscono l’88,1% di tutte le segnalazioni (eterosessuali 42,4%; MSM, Men who have sex with men 45,7%). I casi attribuibili a trasmissione eterosessuale sono costituiti per il 59,4% da maschi e per il 40,6% da femmine. Sul totale dei maschi, il 57,3% delle nuove diagnosi è rappresentato da MSM.

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