Il dott. Marcello Viola, originario di Cammarata (AG), resta Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano. Il Consiglio di Stato rigetta l’appello del dott. Romanelli. Il Plenum del Consiglio Superiore della Magistratura, con delibera del 7 aprile 2022, ha disposto la nomina a Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano del dott. Marcello Viola.
2 mag 2024 - La nomina del dott. Viola è stata impugnata, innanzi al TAR Lazio - Roma, sia dal dott. Romanelli
(Procuratore Aggiunto presso la Procura della Repubblica di Milano) sia dal dott. Amato
(Procuratore della Repubblica di Bologna).
Il dott. Marcello Viola (nella foto a sinistra), con il patrocinio degli avv.ti Girolamo
Rubino e Giuseppe Impdiduglia, si è costituito in giudizio, chiedendo il rigetto di entrambi i
suddetti ricorsi.
In particolare, gli avv.ti Rubino e Impiduglia hanno sostenuto la legittimità della delibera di nomina
del dott. Viola e la palese infondatezza delle censure mosse dai ricorrenti.
Il TAR Lazio ha rigettato i ricorsi proposti dai dottori Amato e Romanelli, condannandoli al
pagamento delle spese legali.
Il dott. Romanelli ha, pertanto, proposto appello avverso la sentenza del TAR Lazio che ha rigettato
il suo ricorso.
Il dott. Viola si è costituto innanzi al Consiglio di Stato, sempre con il patrocinio degli avv.ti
Girolamo Rubino e Giuseppe Impdiduglia, chiedendo il rigetto dell’appello.
Il Consiglio di Stato, condividendo le tesi difensive degli avv.ti Rubino e Impiduglia, ha rigettato
l’appello del dott. Romanelli e confermato la sentenza del TAR Lazio, rilevando come “nessuna
delle censure dell’appellante si mostra suscettibile di positivo apprezzamento, non riuscendo le
stesse a inficiare la legittimità della procedura per cui è causa e del suo esito favorevole al dott.
Marcello Viola”.
In particolare, il Consiglio di Stato ha rilevato come correttamente il CSM abbia riconosciuto la
maggiore rilevanza delle funzioni Direttive svolte dal dott. Viola, considerando “di minor rilievo
l’esperienza semidirettiva svolta dal dott. Romanelli presso la Direzione Nazionale Antimafia e
Antiterrorismo in ragione della sua durata, di poco superiore al biennio, della sua mancata
sottoposizione al vaglio della procedura quadriennale di conferma e delle modalità del suo
conferimento…”.
Inoltre, il Consiglio di Stato ha rilevato che l’incarico semidirettivo di Procuratore aggiunto presso
la medesima Procura di Milano, pur se svolto dal dotr. Romanelli nell’ufficio messo a concorso,
non fosse di per sé idoneo a superare le esperienze direttive vantate dal dott. Viola.
Infine, il Consiglio di Stato ha chiarito che la delibera del CSM “va condivisa, poiché la stessa
illustra in dettaglio le ragioni della prevalenza del dott. Viola sotto i profili del lavoro giudiziario,
organizzativo, delle esperienze di rilievo ordinamentale e di quelle in ambito formativo.
Per il
parametro delle esperienze di rilievo ordinamentale la prevalenza del dott. Viola è netta, visto il
suo ruolo di componente di diritto (da cinque anni) del Consiglio giudiziario di Firenze nella sua
veste di Procuratore Generale del distretto”.
Per effetto della suddetta sentenza del Consiglio di Stato, il dott. Marcello Viola manterrà l’incarico
di Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano.
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