L'assessore regionale Turano incontrerà la delegazione delle scuole paritarie cattoliche. A 25 anni dall'entrata in vigore della legge sulla parità scolastica, si chiede che avvenga la sua applicazione concretaPALERMO, 26/10/2025 – Un incontro per esaminare le principali richieste che l'Agorà della parità ha formulato per favorire il riconoscimento concreto della Legge sulla parità scolastica (L.62/2000). Nel corso del convegno regionale, infatti, avvenuto questa mattina, presso l'Astoria Palace, l'assessore regionale all'istruzione e alla formazione professionale Girolamo Turano, dopo avere ricevuto il documento con le proposte dei rappresentanti dell'Agorà della Parità, ha chiesto di incontrare una delegazione mercoledì prossimo.
“Libertà educativa… solo per chi può permettersela” è stato il tema dell'incontro promosso da AGORA' SICILIA, il Coordinamento delle scuole paritarie cattoliche composto da tutte le associazioni che le rappresentano: FIDAE, FISM CNOS Scuola Italia, CIOFS scuola FMA, fondazione Gesuiti Educazione e AGeSC.
In Sicilia sono 35 mila i giovani di 850 scuole paritarie, molte di esse cattoliche o d’ispirazione cristiana, diffuse in tutto il territorio specialmente nei piccoli comuni o nei quartieri più disagiati dove è più forte il bisogno di interventi a carattere sociale.
All'evento hanno preso parte i giovani della Scuola “M.Ausiliatrice” di Palermo. A dare una loro testimonianza sono state anche le studentesse di alcune scuole Penelope, Beatrice e Vittoria. “Vivo la scuola non solo dal punto di vista dell'istruzione ma come formazione per la mia crescita interiore – dice Vittoria che frequenta il Gonzaga Campus -. Quando sono arrivata in classe non mi hanno chiesto quale media di voti avessi ma se ero disponibile a fare una missione di volontariato in città. Una esperienza che ha rafforzato molto la mia autostima”.
“Dobbiamo lavorare tutti in stretta sinergia per costruire una rete vera - afferma nel suo saluto l'assessore comunale alle Attività sociali Mimma Calabrò -. Se riuscissimo a coniugare bene la scuola con la famiglia e le istituzioni avremmo, sicuramente, meno fatti di cronaca nera. Dobbiamo, infatti, trovare le risorse affinchè le scuole restino il più possibile aperte. Impegniamoci per fare crescere una rete che si contamini di belle esperienze”.
“La Regione siciliana, nella sua legge si è ispirata al modello lombardo del buono scuola - sottolinea il prof. Giulio M. Salerno dell'università di Macerata -. Però questa è una legge che rinvia, per molti aspetti, alle decisioni amministrative della Regione soprattutto dal punto di vista finanziario. Se non vengono destinate delle risorse la norma rimane solo sulla carta senza avere una sua applicazione concreta”. “Come mai la questione della parità scolastica non entra mai nel dibattito pubblico? Senza una buona scuola non c'è futuro - ha affermato p. Vitangelo Denora, direttore generale del Gonzaga Campus -. Desideriamo, fortemente, costruire un sistema unitario aperto in cui la scuola statale e la scuola paritaria collaborino per mettere la scuola al centro e garantire ai giovani le opportunità di una educazione di qualità per tutti. Impegniamoci insieme per formare coscienze libere, critiche e solidali. La scuola è il luogo dove si formano valori e si costruisce la cittadinanza. Restiamo ancora in attesa che si passi dall'eguaglianza formale a quella sostanziale”. “La povertà educativa è sempre associata all'ingiustizia – ha continuato il prof. Nicola Filippone, preside dell'istituto salesiano Don Bosco -. Possiamo parlare di due ingiustizie: una a carico della famiglia e una a carico dei giovani. I genitori hanno il diritto di istruire il figlio (art.30 della Costituzione). Se però l'esercizio di un diritto dipendesse dall'agiatezza di chi lo deve esercitare sarebbe non un diritto ma un privilegio. In molti casi, l'aspirazione dei figli a frequentare alcune scuole viene negata per un impedimento economico. Chiediamoci come oggi la scuola cattolica può rispondere alla povertà educativa. Oggi dobbiamo essere messi nelle condizioni di accompagnare i giovani a prendere coscienza di ciò che essi sono e vogliono essere”. “Questa è la festa del non compleanno - ha detto Dario Cangelosi, presidente regionale FISM - perchè abbiamo una legge solo formale ma non sostanziale. Ricordiamoci che il sostegno alla scuola paritaria non toglie niente al sistema statale”. “Vi sono grato per quello che fate – ha dichiarato l'assessore Girolamo Turano – e per come lavorate. Il documento che mi è stato consegnato lo conosco e lo affronteremo insieme nelle sedi competenti. Mercoledì prossimo incontrerò una vostra delegazione di rappresentanti. Considerato che abbiamo un bilancio regionale espansivo, per quanto mi riguarda, chiederò una serie di risorse per il mondo dell'istruzione”.
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