SAN FRATELLO, IL PAESE DI BETTINO CRAXI IN GRAVE EMERGENZA PER UNO SMOTTAMENTO

San Fratello (Messina), 15/02/2010 – Le origini di Bettino Craxi sono ‘iscritte’ nei registri anagrafici di questo centro nel cuore dei Nebrodi, dove una razza autoctona di cavalli negli anni novanta indusse lo stesso leader del Partito socialista, ed allora presidente del Consiglio,
a chiederne l’elevazione a ‘razza’: il cavallo sanfratellano, appunto.
San Fratello è sede di una cultura autoctona davvero speciale. Qua si parla ancora un dialetto di origine gallo-italiaca che fa da cornice a tutta una serie di elementi tradizionali: dalle coperte o frazzate dal nome complicato, ai dolci dal nome impronunciabile.

Da ieri San Fratello sta vivendo una situazione che definire drammatica è assolutamente realistico e purtroppo sotto gli occhi di tutti: a finire alla stampa che non si esime certo dal riferire con adeguata partecipazione quanto sta accedendo, in seguito ad un imponente movimento franoso, favorito ed accentuato dalle precipitazioni piovose che ieri non hanno sostato un attimo.

1500 abitanti evacuati dalla Protezione Civile e dalle autorità competenti mentre l a frazione Riana e lo stesso centro storico scivolano a valle, trascinati da uno smottamento con frane di dimensioni gigantesche. I fedeli hanno portato fuori dalla chiesa che scricchiola i due compatroni, San Benedetto il Moro e Santa Rosalia, la santa miracolosa dei palermitani, ed è a loro che i sanfratellani si affidano per cercare di scongiurare il peggio.

Il sindaco della comunità gallo-italica, arroccata nel cuore dei Nebrodi, il medico Salvatore Sidoti Pinto,  invoca il Padre Etermo e a Lui affida l’evolversi della situazione, che non promette niente di buono: "La situazione è davvero drammatica".

“L’evolversi della situazione è imprevedibile – dice il prof. Salvatore Mangione – studioso di storie e lingue gallo-italiche ed ex sindaco della comunità, mentre i fedeli stanno trasferendo persino la statua del vecchio patrono, san Nicola di bari e i tesori delle varie chiese”.

San Fratello è anche nota per il suo dialetto di origine gallo-italica. La particolarità di questo dialetto è quella che esso, proprio per la sua origine gallo-italica, si distacca totalmente da quello che è il tradizionale dialetto siciliano. Questo particolare dialetto è una testimonianza del passaggio nella città siciliana di coloni provenienti dal Nord Italia, Piemonte, Lombardia, Emilia, per il tramite dei Normanni conquistatori della Sicilia.

San Fratello è anche nota ai più per avere dato i natali a diversi personaggi come per esempio: San Benedetto il Moro, Santo Patrono della stessa città; Giuseppe Caiola noto predicatore, il quale governò la Compagnia in Sicilia; Ferdinando Tetano, dotto scrittore, autore di grossi volumi, riguardanti le feste stabili dell'anno civile, e quelle mobili dell'anno ecclesiastico; Cirino Scaglione, apprezzato ingegnere, nato nel 1896, a cui il Comune di San Fratello ha intitolato una delle principali vie del paese; Benedetto Craxi, nonno del più noto Bettino Craxi, già Presidente del Consiglio e Segretario Nazionale del Partito Socialista Italiano, di cui quest'anno ricorre il quinquennale dalla sua morte. Fonte note locali: http://www.san-fratello.com/
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